La recente abrogazione dell’abuso d’ufficio ha generato un intenso dibattito e diverse Corti di merito hanno già sollevato questione di legittimità costituzionale avverso tale intervento del Legislatore: di seguito, i principali motivi ed il testo integrale delle recenti Ordinanze appositamente pronunciate dei Tribunali di Firenze, Bolzano e Busto Arsizio continua a leggere
Nel mese di novembre 2024, il panorama giuridico italiano ha visto importanti aggiornamenti a livello normativo e giurisprudenziale. Le principali novità riguardano la riforma del Codice della Strata e altri settori chiave come il diritto fiscale, il diritto penale, la giustizia civile, il lavoro e i diritti civili continua a leggere
In data 20.11.2024 il Senato ha definitivamente approvato la riforma del codice della strada (disponibile in calce per il download) Il 1° gennaio 2025 entrerà in vigore la riforma del Codice della Strada (L. n. 285/92) che introduce modifiche e aggiornamenti in vari settori. L'intento della riforma è quello di incrementare la sicurezza stradale e adeguare la normativa alle evoluzioni tecnologiche e sociali, nell'ambito della mobilità sostenibile e della guida in stato di ebbrezza
Il diritto dell’Unione Europa contempla diversi istituti a tutela del credito transfrontaliero in ambito UE tra cui, in particolare,il procedimento d’ingiunzione di pagamento europea di cui al Reg.to 1896/2006. Tale procedura si introduce mediante apposita domanda al Giudice che ne dispone l’accoglimento, il rigetto ovvero ne domanda l’integrazione. Accolta la domanda, l’ingiunzione viene notificata al debitore ed in mancanza di opposizione, vi potrà essere apposta... continua a leggere
Rapporti tra Reg.to 1215/2012, Reg.to 44/2001, L.218/1995 e Convenzione di Bruxelles del 1968.. continua a leggere
Le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione, con sentenza n. 46625/15, hanno risolto il contrasto sulla compatibilità dell'aggravante di cui all'art. 186, comma 2 bis, Cod. Strada con il reato di cui al settimo comma del medesimo articolo, consistente nel rifiuto di sottoporsi all'accertamento del tasso alcolemico.
Tale fattispecie , infatti, non è assimilabile alla guida in stato di ebbrezza che viene in effetti richiamata dalla norma ma soltanto ai fini della definizione del trattamento sanzionatorio.
Esclusa la configurabilità dell'aggravante, l'imputato potrà legittimamente invocare la sostituzione della pena con il lavoro di pubblica utilità ai fini della successiva declaratoria di estinzione del reato, con le conseguenti statuizioni in ordine alle pene accessorie (riduzione alla metà della sospensione della patente e revoca della confisca del veicolo sequestrato).
In senso conforme si era già pronunciata la S.C., per esempio Cass. Pen., IV Sez., 22687/2014 e Cass. Pen., Sez. IV, n. 51731/2014 (Studio Legale Bergamo, avvocato penalista, incidente stradale, alcoltest, guida in stato di ebbrezza)
L’art. 186 del codice della strada sanziona la condotta di chi si sia messo al volante pur versando in stato di ebbrezza: nei casi di minor gravità si applica una sanzione amministrativa ma se il tasso alcolemico super gli 0,8 grammi per litro la fattispecie assume rilevanza penale ed è sanzionata con l’arresto e con l’ammenda, oltre le ulteriori aggravanti che potranno essere contestate nel caso concreto. Tuttavia, se il conducente non ha causato incidenti stradali, la pena detentiva e pecuniaria può essere sostituita con quella del lavoro di pubblica utilità ed in caso di positivo svolgimento degli stessi il reato è dichiarato estinto. In tal caso, il Giudice dispone altresì la riduzione alla metà della sospensione della patente e revoca la confisca del veicolo sequestrato (per informazioni clicca qui)