
Nel marzo 2025 sono state introdotte importanti novità normative e giurisprudenziali. Il D.L. 27/2025 disciplina le elezioni e i referendum dell’anno, prevedendo accorpamenti, voto su due giorni e semplificazioni per elettori esteri e disabili. Il D.L. 36/2025 modifica l’accesso alla cittadinanza italiana: sarà automatica solo per figli e nipoti di italiani; per le generazioni successive serve un legame effettivo con l’Italia. Il D.L. 37/2025 rafforza il contrasto all’immigrazione irregolare, con espulsioni rapide, potenziamento dei CPR e nuove sanzioni. La Cassazione civile (ord. 6487/2025) ribadisce l’obbligo di buona fede anche oltre l’esecuzione contrattuale. In ambito penale, la sentenza n. 9906/2025 chiarisce che la responsabilità colposa può sussistere anche per eventi improvvisi, se erano prevenibili.
Il mese di marzo 2025 ha visto l’approvazione di diversi Decreti Legge e la pubblicazione di alcune pronunce significative della Corte di Cassazione, sia in ambito civile che penale. Le tematiche trattate spaziano dall’organizzazione delle elezioni, alla cittadinanza e immigrazione, fino alla responsabilità civile e alla colpa penale.
Decreto Legge 19 Marzo 2025, n. 27
Disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2025: con l’approssimarsi di importanti scadenze elettorali, il Governo è intervenuto per disciplinare in maniera unitaria e semplificata lo svolgimento delle consultazioni del 2025. Il decreto prevede, tra le principali misure:
- L’accorpamento in un’unica data di elezioni e referendum, per razionalizzare risorse e aumentare la partecipazione;
- La possibilità di votare su due giorni consecutivi (sabato e domenica), una misura già sperimentata per agevolare l’affluenza;
- Interventi specifici per garantire il voto a cittadini residenti all’estero, rafforzando i canali di comunicazione e trasmissione delle schede;
- Maggiore attenzione ai diritti degli elettori con disabilità, con procedure semplificate per accedere ai seggi e al voto assistito.
Si tratta di un decreto tecnico, ma cruciale per assicurare il corretto esercizio dei diritti politici, in un anno di possibili sovrapposizioni elettorali.
Decreto Legge 28 Marzo 2025, n. 36
Disposizioni urgenti in materia di cittadinanza. Questo provvedimento modifica in modo incisivo la disciplina dell’acquisizione della cittadinanza italiana per discendenza, il cosiddetto "ius sanguinis". Finora, era sufficiente dimostrare una linea di sangue con un avo italiano, anche molto lontano, per ottenere la cittadinanza. Il nuovo decreto:
- Limita il riconoscimento automatico ai soli figli e nipoti di cittadini italiani (cioè alla seconda generazione);
- Prevede che per i discendenti di terza generazione o successiva sia necessario dimostrare un legame effettivo con l’Italia, ad esempio la residenza nel Paese per almeno due anni continuativi prima della nascita del richiedente.
Questa scelta risponde, in sostanza, alla volontà di rendere la cittadinanza non un titolo puramente genealogico, ma espressione di un legame concreto con la comunità nazionale, evitando automatismi.
Decreto Legge 28 Marzo 2025, n. 37
Disposizioni urgenti per il contrasto dell’immigrazione irregolare. Il tema dell’immigrazione irregolare è ancora al centro del dibattito politico e istituzionale: il decreto introduce una serie di misure volte a rafforzare la risposta dello Stato, sia sul piano interno che in cooperazione con altri Paesi. Le principali novità includono:
- Procedure accelerate di espulsione, soprattutto per i soggetti considerati pericolosi per l’ordine pubblico o la sicurezza;
- Incremento dei fondi e dei posti nei CPR (Centri di Permanenza per i Rimpatri), con l’obiettivo di velocizzare i rimpatri;
- Maggiore collaborazione con i Paesi di origine e di transito degli immigrati irregolari, anche attraverso accordi bilaterali;
- Inasprimento delle pene per chi favorisce l’immigrazione clandestina, con particolare attenzione ai trafficanti di esseri umani.
Il decreto si muove nella direzione di una gestione più severa ma anche più strutturata dei flussi migratori, cercando un equilibrio tra rigore e diritti fondamentali.
Cassazione Civile, Ordinanza n. 6487 del 11 Marzo 2025
La Corte di Cassazione, in questa ordinanza della Seconda Sezione Civile, torna sul tema dell'obbligo di comportarsi secondo buona fede nei rapporti contrattuali. Il principio non riguarda solo l’esecuzione materiale di un contratto, ma si estende: alla fase preliminare (trattative), alla fase di esecuzione (corretta attuazione), e anche a quella successiva (es. scioglimento del contratto o comportamenti successivi all'inadempimento). In particolare, la Corte ha chiarito che anche comportamenti formalmente leciti, se attuati con intento dilatorio, reticente o elusivo, possono generare responsabilità civile.
Cassazione Penale, Sentenza n. 9906 del 11 Marzo 2025
La Sentenza in commento affronta il tema della colpa penale in caso di eventi improvvisi, come gli incidenti sul lavoro o gli infortuni in ambienti controllati. La Sesta Sezione Penale ha stabilito che: anche se un evento ha carattere istantaneo e imprevedibile, il soggetto che ha l’obbligo professionale di vigilanza o prevenzione può essere ritenuto colpevole se ha omesso di predisporre le dovute cautele; l’elemento della prevedibilità non è valutato in astratto, ma in base alla posizione di garanzia del soggetto (es. datore di lavoro, responsabile della sicurezza, medico, ecc.). Questa pronuncia rafforza l’idea secondo cui l’obbligo di prevenzione non si attenua di fronte all’immediatezza dell’evento, se esso rientra tra i rischi professionali gestibili.