Aggiornamenti normativi e giurisprudenziali - Gennaio 2025

A gennaio 2025 sono state introdotte importanti novità normative e giurisprudenziali. Il Decreto Lavoro ha previsto incentivi per le assunzioni e welfare aziendale. Il Milleproroghe ha esteso il Superbonus e il bonus bollette. Il Nuovo Codice Appalti ha semplificato le gare. La Cassazione ha vietato la videosorveglianza senza consenso, mentre la CEDU ha condannato l’Italia per il sovraffollamento carcerario. Le ZTL con telecamere sono state confermate legittime.

Il nuovo anno si è aperto con una serie di interventi normativi e sentenze che influenzano il mondo del lavoro, la sicurezza digitale, la giustizia e la pubblica amministrazione. Tra decreti legge, regolamenti innovativi e pronunce giurisprudenziali di rilievo, il mese di gennaio 2025 si è rivelato particolarmente denso di aggiornamenti che avranno un impatto significativo sulla vita dei cittadini e delle imprese.

 

NORMATIVA

 

1. Il Decreto Lavoro 2025: più incentivi per le assunzioni

Uno dei primi provvedimenti dell’anno è stato il Decreto-Legge n. 1/2025, entrato in vigore il 12 gennaio 2025, con l’obiettivo di incentivare l’occupazione e rendere più flessibile il mercato del lavoro. Tra le principali misure introdotte:

  • Sgravi fiscali per le assunzioni di giovani under 30 e lavoratori over 55, con un’esenzione fino al 50% sui contributi per i primi tre anni.
  • Modifica dei contratti a termine, con la possibilità di estendere fino a 36 mesi la durata in settori che necessitano di maggiore flessibilità.
  • Maggiori agevolazioni per il welfare aziendale, con la detassazione di benefit fino a 3.000 euro annui per dipendente.

Questo decreto si propone di rilanciare l’occupazione e di offrire un sostegno alle imprese, soprattutto in un periodo di incertezza economica, come quello in cui viviamo.

 

2. Il Milleproroghe 2025: nuove scadenze e aiuti

Come di consueto, a gennaio è arrivata la conversione del Decreto Milleproroghe, approvata il 27 gennaio 2025, che ha confermato alcune proroghe molto attese. Ecco le più significative:

  • Superbonus edilizio al 90% prorogato fino a giugno 2025, garantendo ai cittadini ulteriori mesi per usufruire di questa agevolazione.
  • Slittamento dell’obbligo di fatturazione elettronica per i lavoratori autonomi in regime forfettario sotto i 25.000 euro, che potranno continuare con la fatturazione tradizionale fino a dicembre 2025.
  • Proroga delle misure contro il caro energia per famiglie e imprese, con bonus bollette confermati fino a marzo 2025.

3. Sicurezza Informatica: nuove regole per proteggere dati e imprese

Con il crescente aumento di attacchi informatici, il 15 gennaio 2025 è entrato in vigore il Regolamento Nazionale sulla Cybersecurity, che introduce una serie di obblighi per aziende e pubblica amministrazione. Le novità principali includono:

  • Maggiore protezione dei dati attraverso l’adozione obbligatoria di standard crittografici avanzati.
  • Obbligo di segnalare attacchi informatici entro 24 ore se colpiscono infrastrutture critiche, come banche o enti pubblici.
  • Sanzioni fino al 5% del fatturato per chi non si adegua alle nuove misure di sicurezza.

Questa riforma è stata accolta con favore dagli esperti del settore, che da tempo chiedevano una maggiore attenzione alla protezione dei dati in un’era sempre più digitale.

 

4. Il Nuovo Codice degli Appalti è realtà

Dal 1° gennaio 2025, è ufficialmente operativo il Nuovo Codice degli Appalti, che punta a rendere più trasparente e veloce la gestione delle gare pubbliche. Le principali innovazioni riguardano:

  • Digitalizzazione delle procedure, con l’obbligo di utilizzare piattaforme elettroniche per presentare e gestire le offerte.
  • Snellimento delle gare per appalti sotto soglia, favorendo l’accesso delle PMI agli appalti pubblici.
  • Introduzione di criteri ambientali obbligatori, promuovendo l’uso di materiali sostenibili e il risparmio energetico nei progetti finanziati dallo Stato.

GIURISPRUDENZA

 

1. Indennità di maternità per le lavoratrici autonome: la Corte Costituzionale dice sì

Con la sentenza n. 5/2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che negava alle lavoratrici autonome il diritto all’indennità di maternità in caso di interruzione della gravidanza dopo il terzo mese. La decisione stabilisce che tutte le donne devono ricevere uguale tutela, indipendentemente dalla tipologia di contratto lavorativo, e rappresenta un passo avanti per la parità di trattamento tra lavoratrici subordinate e autonome.

 

2. Videosorveglianza nei luoghi di lavoro: nuova stretta della Cassazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 123/2025, ha ribadito che l'installazione di telecamere nei luoghi di lavoro senza il consenso dei dipendenti e senza accordo sindacale è illegittima, anche se motivata dalla necessità di tutelare il patrimonio aziendale. Secondo la Corte, il diritto alla privacy del lavoratore non può essere sacrificato senza un’adeguata giustificazione.

 

3. CEDU e il sovraffollamento carcerario: l'Italia condannata di nuovo

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha emesso una nuova sentenza contro l’Italia nel caso "Rossi e altri c. Italia", denunciando le condizioni inumane nelle carceri italiane. Il problema del sovraffollamento, con celle inferiori ai 3 mq per detenuto, è stato considerato una violazione del divieto di trattamenti degradanti. Il Governo dovrà ora intervenire per migliorare la situazione e prevenire nuove condanne.

 

4. Consiglio di Stato: le ZTL con telecamere sono legittime

Una sentenza importante riguarda la gestione del traffico urbano. Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 98/2025, ha stabilito che i varchi elettronici delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) sono legittimi e non necessitano di controlli manuali da parte della polizia locale. Questa decisione rafforza la posizione dei Comuni nell’uso di strumenti digitali per la regolazione del traffico, facilitando il controllo degli accessi nei centri storici.

 

Il mese di gennaio 2025 si è aperto con riforme importanti e sentenze di grande impatto. Il Decreto Lavoro e il Nuovo Codice degli Appalti mirano a semplificare e rilanciare il mercato, mentre le decisioni della CEDU e della Cassazione confermano la necessità di maggiore tutela dei diritti dei cittadini, lavoratori e detenuti.

PER APPROFONDIMENTI                                                                                                                             

Editoria Giuridica⧉